La storia degli occhiali è un’avventura straordinaria che, fin dalle origini unisce lo studio della rifrazione della luce, la progettazione di dispositivi indossabili e la ricerca di soluzioni comode e belle da portare.
Il primo a studiare la legge della rifrazione fu il greco Archimede, attraverso l’utilizzo di vetri speciali che poneva davanti agli occhi. Accenni ad una strumentazione simile si trovano anche nei racconti che riguardano Seneca e Nerone, entrambi con difetti visivi.
Sviluppando le idee dello studioso Ibn Al-Heitam (ca. 965-1040 d.C.), che fu il primo ad intuire le potenzialità di utilizzare delle lenti per correggere la vista, alcuni monaci italiani nel 13° secolo ottennero delle cupole di cristallo di rocca e quarzo realizzando una lente semi sferica.
Questa vera e propria “pietra da lettura” (lapides ad legendum) poteva essere posizionata sulle pagine per ingrandirne i caratteri, una vera e propria benedizione per chi trascorreva ore e ore a leggere o scrivere testi miniati

Stanghette e frontale in corno naturale marrone con incisioni.
Lenti con taglio asimmetrico in forma di sole e luna, stanghette in policarbonato e titanio.
Ma la nascita degli occhiali veri e propri è veneziana: furono i maestri del vetro di Murano che a partire dal XIII secolo, iniziarono a produrre degli occhiali “portatili” allora molto richiesti da tutti gli studiosi, come i monaci amanuensi, che avevano difficoltà a leggere testi scritti a caratteri troppo piccoli. Questi occhiali sviluppavano una tesi elaborata da Pitagora nel 500 a.C. e perfezionata da Bacon nel 1260 sull’utilizzo dei vetri convessi per ingrandire la visione di un oggetto.
Per arrivare agli occhiali nella loro forma classica si deve però aspettare il 1290 quando il monaco italiano Alessandro Della Spina ha l’intuizione giusta: per evitare di tenere le mani impegnate, dota i due vetri convesso di una stanghetta curva ad unirli, in modo da poterli tenere in bilico sul naso senza l’utilizzo delle mani. Della Spina è generalmente considerato da tutti l’inventore degli occhiali moderni che, però, dovranno percorrere ancora una lunga strada prima di arrivare a diventare un oggetto di uso comune. La loro produzione generalizzata e la commercializzazione di massa è un fenomeno che riguarda il 1600, quando gli occhiali smettono di essere un prodotto di élite e diventano un oggetto alla portata di tutti, anche per quanto riguarda il costo.


Incredibili per la loro fattezza e rarissimi sono i primi occhiali da sole della storia! Gli occhiali “da gondola” venivano prodotti nel 1700 dai mastri vetrai di Murano. Le modernissime lenti verdi, servivano a proteggere gli occhi (soprattutto di dame e bambini) durante le trasferte in barca.
Recenti studi hanno dimostrato che, nonostante all’epoca non si sapesse nulla a riguardo dei famigerati Raggi UV, le lenti di Murano hanno un grande potere filtrante.
Non si può non notare la somiglianza tra questi primi modelli di occhiali da vista e l’idea fondante l’occhiale Micromega del filo di titanio cucito alle lenti: pur non essendoci una volontà consapevole di ripercorrere questo percorso ancestrale, sembra che l’idea dell’antico occhiale veneziano del 400 fosse in qualche modo nella mente di Roberto Carlon, quando, all’inizio degli anni 2000 progettò la prima montatura Micromega.